Un’usanza tipica della Sicilia, che veniva messa in atto soprattutto in passato, è quella che riguarda la stima del corredo della sposa. Il tutto avviene nella casa paterna, nella quale vengono invitate diverse persone, che hanno il compito di osservare il corredo e di valutarlo. I diversi elementi del corredo sono sistemati sul letto, sulla tavola o sulle sedie e classificati in base al genere di biancheria. Era tipica la tradizione di chiamare una donna che svolgeva la professione di sarta e quindi esperta in materia, in modo che ella potesse procedere ad una corretta valutazione della biancheria.
A questo proposito le tradizioni sono differenti a seconda del contesto culturale di riferimento. In alcuni casi infatti l’esperta era invitata a dichiarare pubblicamente il costo dei singoli capi del corredo. In altri luoghi invece la valutazione viene comunicata in maniera segreta ad un uomo che ha il compito di annotare tutti i prezzi e le stime effettuate.
Non dobbiamo dimenticare anche i vari usi tipici che sono collegati al momento della valutazione del corredo della sposa. Diffuso è per esempio l’uso di fare dei doni in questa occasione ai futuri sposi. La sposa riceve anelli, orecchini e fazzoletti di seta, lo sposo camicie e berretti. Una valutazione dei beni che porta lo sposo viene effettuata in relazione soprattutto ai soldi in contanti di cui egli dispone. Infatti i soldi che vengono messi a disposizione per la formazione del nucleo familiare vengono in genere disposti dai genitori dello sposo su un vassoio, in modo che tutti ne possano avere una visione chiara.