Mercoledì, 27 Dicembre 2006 |
SAN GIORGIO DI NOGARO L’intesa secondo Fai e Flai comporterà un massiccio ricorso al lavoro straordinario nei periodi di maggiore richiesta |
Esuberi alla Birra Castello, firma solo la Uil |
La gestione della vertenza per la difesa dei posti di lavoro divide il sindacato e Cgil e Cisl scelgono la linea dura |
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San Giorgio di Nogaro Rottura tra sindacati alla Birra Castello di Udi ne: Cgil e Cisl non hanno sottoscritto l’accordo sugli esuberi. Una situazione che è stata messa in luce da una nota di ffusa nei giorni scorsi dalla Fai Cisl e dalla Flai Cgil. È stato ricordata la riunione svolta agli uffici del Servizio lavoro e collocamento della Provincia di Udi ne nell’imminenza della scadenza dei termini e allo scopo di ricercare soluzioni comuni. La procedura per la messa in mobilità - sottolineano i sindacati - era stata attivata dalla di rezione aziendale della Castello “in modo unilaterale” il 2 ottobre scorso per 18 lavoratori. «L’ipotesi di accordo che la di rezione ha consegnato alle organizzazioni sindacali e le Rsu da presentare all’assemblea dei lavoratori, era peggiorativa e addi rittura mancante di parti essenziali per Fai Cisl e Flai Cgil, contenuti peraltro già acquisiti nella nutrita di scussione di questi mesi». Cgil e Cisl si riferivano alla considerazione della strategicità del sito di San Giorgio per tutte le attività, (compresa Pedavena), e della necessità che la birra friulana “Castello di Udi ne” venisse prodotta a San Giorgio . Ma non è perciò che non si è arrivati alla sottoscrizione dell’intesa da parte di Fai e Flai: «Non si è voluto tener conto delle richieste sindacali quali quella di di scutere l’organizzazione del lavoro rivedendo il numero degli esuberi e presentare un piano industriale articolato su linee di intervento commerciali e promozionali indi spensabile per aumentare il marchio proprio sul mercato». «Si pensa, sbagliando, che il sindacato debba accettare tutto senza poter valutare criticamente le decisioni già assunte… - attaccano i rappresentanti dei lavoratori - Nell’accordo presentato, sottoscritto dalla sola Uila Uil, ci si impegna all’ottimizzazione produttiva e flessibile del lavoro a partire dal primo febbraio 2007. Il che si tradurrà nei periodi di maggiore attività in un massiccio ricorso al lavoro straordi nario alternato a periodi di recupero». «La scelta della Uila Uil - conclude la nota - amareggia e sconcerta ancor di più, oltre che per il merito specifico, se rapportata al fatto che Cgil, Cisl e Uil territoriali, partendo da comuni analisi e giudi zi, si muovono con una reale unità di intenti e di obiettivi». |