La polenta “unta” è una variante del più classico dei piatti del Nord Italia, la Polenta, arricchita con formaggio per divenire (da semplice companatico) una seconda portata completa.
Per prepararla occorrono i seguenti ingredienti:
- farina gialla a grana grossa (”bramata”), gr. 500
- acqua, 1,75 l
- 6 spicchi d’aglio
- burro, gr. 150
- formaggio parmiggiano o grana grattugiato, gr. 150 (in alternativa, fette di formaggio Bitto, secondo la variante valtellinese)
Ecco la ricetta: fate soffriggere l’aglio nel burro, dopo averlo diviso in spicchi e tagliato a pezzetti. Preparare, in seguito, la polenta in un paiolo di rame, gettando la farina a pioggia in acqua salata bollente e mescolandola con una cannella per 50 minuti. Una volta che questa è ben cotta, versatela in una zuppiera aiutandovi con un cucchiaio ed alternadola al burro, precedentemente preparato, e a manate di formaggio. Dopo aver fatto riposare il tutto per alcuni minuti, si può servire il piatto caldo.
Per l’ottima qualità del risultato, sono ovviamente consigliati burro e formaggio freschi genuini, mentre particolare attenzione va tenuta al tempo di cottura della polenta: il lungo peridodo di lavorazione, infatti, serve a garantire una cottura ottimale dell’impasto e, quindi, la sua digeribilità.
Si può accompagnare il tutto con un vino da tavola, un “Nustranel”, vino nostrano delle colline di Montevecchia.
Nota: secondo la tradizione della vecchia cucina povera, la polenta Vǔncia è preparata con gli avanzi della polenta; questa, tagliata a fette, era abbrustolita nel fornello della stufa a legna con uno strato di burro e formaggio (disposto sopra) e servita.