Tra i paesi che ancora oggi racchiudono questa tradizione c’è sicuramente Tiriolo.
Fiore all’occhiello è la produzione del ” Vancale” in alcune botteghe artigiane ancora oggi come nel passato è possibile vedere la tessitura con il telaio a mano che viene utilizzato per confezionare tele e corredi.
Il vancale altro non è che uno scialle da donna indossato dalle ” pacchiane”(costume tipico) Sebbene sia molto raro vedere ancora in Calabria passeggiare per le strade donne che indossano questi abiti, a Tiriolo è stata istituita una mostra permanente sui costumi tipici.
Il vestito da ” pacchiana” è composto da nove pezzi, Su tutti, il colore del cosiddetto ”mantisinu” (grembiule) di broccatello di seta , decorato con ricami floreali fatti in seta colorata, e’ circondato dalla ”puntina” (merletto).
Il ”mantisinu”, molto piu’ decorato e colorato per le donne sposate, diventa nero e senza decorazioni in presenza di lutto.
Particolarmente raffinato e’ il velo che serve a coprire la testa che, anche in questo caso, a seconda delle circostanze deve essere acconciata in modo diverso. Il velo, in seta di organza o in lino, e’ piuttosto fine e, a seconda della condizione della donna, e’ di colore bianco e senza merletto (nubili) o nero abbellito da pizzo e ricami (sposate). Colore diverso anche per ”u pannu” in lana pettinata,le donne sposate lo indossano di colore rosso sangue che diventa piu’ chiaro per le nubili.
Nella mostra è possibile ammirare i quattro costumi tradizionali femminili di Tiriolo: matrimoniale, da festa, giornaliero e da lutto