Il Museo si trova all’interno della ex Filanda Cadel, realizzata nel 1922 ed ha come finalità sia l’illustrazione dei sistemi a cui si è ricorsi nel passato per la lavorazione dell’acciaio negli opifici di Maniago, sia l’evoluzione tecnologica verificatasi nel tempo all’interno degli stessi. Attraverso la riproduzione di fucine, di ambienti e di officine, il percorso museale vuole far rivivere al visitatore una ricostruzione tecnologica della storia delle coltellerie, legata, nel corso dei secoli, alla diversa disponibilità di energia.
In origine, infatti, verso la metà del Quattrocento, furono i salti d’acqua (uno è ben visibile proprio dietro l’ex filanda) a produrre l’energia necessaria al lavoro dei battiferro; nel Settecento, invece, affinandosi la tecnica lavorativa, fu l’energia umana a sviluppare e diffondere in paese la produzione degli arnesi da taglio. In queste botteghe si producevano temperini, forbici, coltelli da tavola, da innesto, a scatto, da tasca multiuso e una vasta gamma di strumenti chirurgici. Con l’avvento dell’energia elettrica, diventa infine possibile la lavorazione in serie mediante l’uso di specifiche macchine utensili (nasce l’officina), aumentando notevolmente la capacità di lavoro.
La prima fabbrica (la Marx & C.), infatti, viene costruita a Maniago negli anni che precedono la Grande guerra.
Il Museo è suddiviso in tre sezioni che rappresentano i momenti significativi della storia dell’attività dei fabbri:
- Il formazione del battiferro;
- la formazione della bottega artigiana, che inizia nel 18^ secolo all’interno delle abitazioni:
- l’insediamento delle prime officine agli inizi del 1900
Caratteristiche dell’emissione
RICHIEDENTE: Comune di Maniago
SEDE DEL SERVIZIO: Museo Arte Febbrile Via Martiri del Lavoro, 1 –
33085 Maniago (PN)
DATA: 25/4/09 ORARIO: 17/21
Struttura competente: Poste Italiane/Filiale di Pordenone/Servizio
Commerciale/Filatelia Via S. Caterina, 6 – 33170 Pordenone (tel. 0434 222326)