
Bisogna capire quali siano i reali danni del fumo per poter decidere di smettere. Il 90% circa dei fumatori conosce le conseguenze fatali del fumo, altri vedono nel consumo di sigarette un fattore di rischio per la salute e altri minimizzano l’entità dei danni evitando un’informazione corretta per il timore di doversi privare di un piacere. La vera pericolosità del fumo è comunque ignorata da molti, anche perché i rischi reali spesso sono velati dalla falsa verità che la pericolosità effettiva del fumo non sia ancora scientificamente dimostrata. Questo non è vero, infatti alcune statistiche affermano che muoiono per fumo più persone di quante ne muoiano ogni anno per incidenti stradali, per eroina, AIDS, omicidi e suicidi.
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Il fumo è considerato un fattore di rischio per molte patologie del sistema circolatorio:
![]() | la pressione sanguigna registra praticamente da subito un aumento di 30 mmHg. |
![]() | arteriosclerosi, patologia questa causata dal restringimento delle arterie che, quando diventa eccessivo, comporta gravi conseguenze per l’organismo |
![]() | patologie dei vasi coronarici, angina pectoris, infarto e arresto cardiaco per la carente e insufficiente circolazione, debolezza cardiaca |
![]() | restringimento delle arterie renali con ipertensione e insufficienza renale |
![]() | restringimento dei vasi delle gambe e di quelli che forniscono sangue al cervello con conseguenti disturbi dell’udito, vertigini, ictus ed emiparalisi. |
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Spesso viene sottovalutato il fatto che la grande maggioranza dei fumatori muore per infarto cardiaco e per sclerosi coronarica, addirittura 3 volte di più che i non fumatori. L’età media del primo infarto tra le persone non dedite al fumo è di 63 anni, nei fumatori di oltre 25 sigarette al giorno è di 53 anni, in quelli accaniti che fumano 2 pacchetti al giorno l’età si abbassa a 51 anni. Il rischio aumenta anche in rapporto all’età d’inizio al fumo, cioè gli uomini che hanno incominciato a fumare in gioventù e che tendono a fumare sempre di più hanno un tasso di mortalità estremamente elevato.
Il fumo non danneggia un solo organo, ma nuoce a più sistemi organici importanti per la vita, alterando cosi’ le funzioni e aprendo la via a molte patologie:
![]() | Il tabagista soffre frequentemente di ulcere gastriche e intestinali, perché il fumo influisce sulla produzione degli acidi gastrici e inibisce la guarigione delle ulcere, ostacolando il successo del trattamento medico. |
![]() | Le sostanze cancerogene del tabacco vengono eliminate attraverso i reni e la vescica, così tra i fumatori si nota una elevata frequenza di tumori specialmente alla vescica, probabilmente a causa della ritenzione prolungata di urina al suo interno. |
![]() | Immediatamente esposte al fumo e ai suoi effetti sono le vie respiratorie, specialmente il naso, la faringe, la trachea e i bronchi, perché sono questi gli organi deputati al trasporto dell’aria inspirata fino ai polmoni, che sono gli organi deputati allo scambio gassoso con il sangue. Un danno alle strutture polmonari, cioè gli alveoli, che intervengono in questi processi di scambio pregiudica notevolmente la respirazione e porta a una situazione patologica anche grave. |
![]() | Un altro danno correlato al fumo è l’impotenza: secondo un inchiesta condotta in America è più frequente del 50% tra i fumatori che non tra coloro che non fumano. L’alta incidenza di disturbi sessuali è da mettere in relazione con i problemi circolatori causati dal fumo. |
![]() | Le ossa non sono esenti dai danni del tabagismo, in fatti il fumatore spesso soffre di dolori alla schiena a causa dell’effetto che la nicotina ha sulla circolazione del sangue. I dischi intervertebrali non ricevono una quantità di sangue e di nutrimento sufficienti, degenerano e diventano lentamente più sottili. |
![]() | La bocca del fumatore è sovente colpita da gengivite, che s’insinua gradualmente nei tessuti più profondi del parodonto, causandone anche l’infiammazione che può con il tempo determinare la caduta dei denti. |
Secondo alcuni dati si ammalano ogni anno di carcinoma orofaringeo da 15.000 a 18.000 persone, la metà delle quali in modo mortale. Negli uomini sotto i 50 anni questa patologia tumorale è la causa di morte più frequente. Tumori della laringe, della labbra e dei polmoni, ulcere maligne del cavo orale, delle gengive, della faringe, e della laringe sono tutte conseguenze gravi del fumo. Il 95% dei casi di cancro alla laringe sono dei fumatori che consumano almeno 20 sigarette al giorno. Modi sani di fumare non esistono, infatti i fumatori di pipa sono particolarmente colpiti dal cancro alle labbra, ma anche chi mastica o fiuta il tabacco corre seri rischi. E’ ormai certo che i carcinomi della cavità orale vengono favoriti da tutte le diverse modalità di consumo del tabacco e il rischio di contrarre la malattia aumenta soprattutto nelle parti in cui viene posto, per esempio, il tabacco da masticare. Il fumo di sigaretta, soprattutto se associato all’alcol, rappresenta nel mondo occidentale un rilevante fattore di rischio nei confronti del carcinoma esofageo; inoltre aumenta il rischio di sviluppare adenomi del colon, e tumori del fegato: insomma tanto maggiore è il consumo di sigarette e di alcol, tanto più grande è il rischio che si corre di ammalarsi.