Parterre d’eccezione per il secondo workshop organizzato della Fondazione del Nord Ovest insieme alla Provincia di Piacenza e al comitato Expo 2015 dedicato al tema del cibo: “Food e sviluppo territoriale: esperienze ed eccellenze della rete del Nordovest”. Tra gli ospiti Oscar Farinetti, fondatore e presidente di Eataly; Gualtiero Marchesi, rettore di Alma, Federico Carenzi; e numerosi amministratori tra cui il presidente della Provincia di Piacenza Gianluigi Boiardi, di Como Leonardo Carioni e di Milano Filippo Penati. Come richiesto dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, l’evento è stato organizzato in concomitanza con il Festival internazionale dell’alimentazione (aperto fino al 22 ottobre nel capoluogo lombardo), nell’ottica di creare la giusta attenzione sul tema dell’Expo 2015: “Nutrire il pianeta”: il cibo, infatti, non è solo nutrimento ma anche cultura e ricerca.
“Siamo chiamati a spendere le nostre capacità e farlo insieme. Noi ci crediamo veramente e lo facciamo nel modo più coeso possibile. Il tema di oggi fa il paio con il precedente convegno di Lodi del 2007. Dobbiamo mantenere e aumentare le quantità, ma anche immaginare una nuova cultura del cibo. Un sistema territoriale come il nostro – ha introdotto Boiardi - non può prescindere dal mantenimento della ruralità quale momento di vera occasione di sviluppo economico e sociale; una ruralità che può essere garantita a condizione che il mondo dell’agricoltura possa, sempre di più, acquistare efficienza e risultati economici in un quadro comunitario orientato alla progressiva diminuzione degli aiuti di settore.
Quindi è necessario attuare una politica di sviluppo rurale impostata secondo un modello integrato e multisettoriale, un approccio che comprende l’adeguamento e lo sviluppo dell’agricoltura, la diversificazione economica, la gestione delle risorse naturali, il potenziamento delle funzioni ambientali e la promozione della cultura, del turismo e delle attività ricreative; una politica di sviluppo rurale che ritiene sia opportuno effettuare investimenti per rafforzare il patto tra mondo agricolo e società, tra aziende agricole e consumatori; una politica di sviluppo rurale che tende a far crescere una nuova impresa agricola attenta alla qualità, alla sicurezza del consumatore, al benessere animale ed alla valorizzazione delle tipicità; centrata sulla multifunzionalità quale nesso fondamentale tra l’agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare, la conservazione del paesaggio e dell’ambiente e la garanzia dell’approvvigionamento alimentare”.
Di cibo e salute ha parlato Alberto Battezzati: “C’è un oggettivo allungamento della vita, la speranza di vita oggi è 80 anni. Ma non ci arriviamo in buona salute. Tutto ciò ha un costo economico che aumenta a partire dai 45 anni. E questo si traduce in un problema di risorse sanitarie. Il futuro? Diminuiranno sensibilmente le malattie infettive e aumenteranno quelle croniche. Per questo l’alimentazione assume un ruolo decisivo non solo nell’aspettativa di vita di ciascuno ma soprattutto nella sua qualità”.