
Per qualche strana ragione, i ritratti di donne che amano donne stanno sempre un po’ in disparte. Hanno cornici spente o piccole, composizioni discrete e sono aperti a mille possibili interpretazioni disattente. Entrando in una sala saranno sempre altre immagini a rapirvi lo sguardo a colpo d’occhio.
Due donne in un salotto, su un prato, su una barca, a passeggio. I titoli non saranno quasi mai d’aiuto: saranno vaghi e sfocati, incoraggiandovi verso un’altra direzione. L’indizio sarà annebbiato da altri dettagli, ma inequivocabile se avrete il tempo di soffermarvi abbastanza a lungo. Uno sguardo sotto il cappellino, una posizione a prima vista inusuale del corpo o di un braccio, un momento di intimità o di conversazione inspiegabilmente ‘rubato’ dall’artista.
Buona caccia e buon divertimento. (Mandatemi le vostre scoperte).