
DANIELA: Roberto, sul sito “bcygni.com” ( link attivo tra i correlati all’intervista )
proponete “parseScript” uno strumento di supporto all’attività dell’Adattatore e del personale di segreteria degli studi di doppiaggio. Ci vuol parlare di come è nata questa idea, del motivo per il quale gli adattori dovrebbero adottare tale programma e dei relativi costi?
ROBERTO: Il prodotto è stato inizialmente sviluppato su richiesta di un mio amico che collabora con una cooperativa di doppiatori torinese. Il loro problema, che credo comune a molti studi di doppiaggio, era lo spreco di tempo e di risorse dovuto all’analisi manuale dei copioni per contare le righe assegnate ad ogni personaggio (e , di conseguenza , ai loro attori in fase di doppiaggio).
Ci siamo incontrati un paio di volte per stabilire quale fosse il metodo meno invasivo per approcciare il problema; per meno invasivo intendo che non obbligasse gli adattatori e lo studio stesso a stravolgere il modo di redigere i copioni.
Credo che siamo riusciti a trovare un ottimo compromesso tra la “rigidità” dello strumento informatico e la necessità di scrivere il copione senza troppe restrizioni.
Anzi … nello sviluppare il programa abbiamo anche fatto in modo di riconoscere quelli che possono essere i più ricorrenti errori di battitura, correggendoli automaticamente e richiedendo, quindi, pochissimi interventi in fase di analisi dello script.
Per non dilungarmi troppo, in poche parole il programma è in grado di analizzare il copione e generare il piano di lavoro in un tempo che va dai 10 ai 20 secondi; se il copione è scritto bene non è necessario intervenire mai per risolvere situazioni di dubbio interpretazione.
Sul perché dovrebbe essere utilizzato … beh, ma pare che la domanda si risponda da sè: passare da una mezz’ora / tre quarti d’ora di lavoro manuale (stimando il tempo impiegato per difetto) a 10 secondi vuol dire risparmiare tempo, tanto tempo, e risparmiarsi un lavoro a dir poco noioso.
La politica di prezzi è molto onesta, a parer mio: ogni studio può utilizzare il programma su quanti computer vuole (purché di proprietà dell’azienda … leggi: senza regalarlo ad altri) per soli 1000 euro.
DANIELA: Avete altri progetti in mente per migliorare e sveltire , tecnicamente parlando , i vari mestieri del doppiaggio?
ROBERTO: Sì. Attualmente abbiamo allo studio la realizzazione di un altro programma che, partendo dai piani di lavoro predisposti da parseScript, ne analizzi i contenuti e generi dei turni ottimizzati in sala di doppiaggio. L’obiettivo finale è quello di ottimizzare al massimo la presenza in studio di ogni attore, predisponendo dei turni che si avvicinino il più possibile all’utilizzo al 100% del tempo di presenza in sala, senza sfridi o tempi morti.
DANIELA: Possiamo chiederle una sua personale opinione sul doppiaggio italiano attuale e su eventuali sue preferenze ?
ROBERTO: Non credo di dire una cosa nuova affermando che la nostra scuola di doppiaggio è in assoluto la migliore del mondo. Per lavoro mi sono trovato molte volte all’estero a vedere i programmi televisivi delle stazioni locali, in albergo, film inclusi. Le posso assicurare che nella maggior parte dei casi il doppiaggio locale è , se va bene , ridicolo: pochi doppiatori che, senza alcuna inflessione di voce, si limitano a “parlare” la traduzione delle battute che continuano a sentirsi in sottofondo. Un risultato poco piacevole, nel complesso. La situazione peggiore l’ho riscontrata nel doppiaggio in russia: molte volte, nei film meno di cassetta, ho sentito un singolo doppiatore fare parti maschili e femminili, indistintamente senza inflessioni, calore o colore.
Volendo per forza trovare un aspetto da criticare si potrebbe dire che l’ottimo doppiaggio italiano ha contribuito a rendere poco predisposti gli italiani alle lingue straniere: parlando anni fa con una collega belga, alla mia domanda sul perché in Belgio fossero quasi tutti in grado di parlare fluentemente quattro lingue la risposta fu: “Per forza, da noi tutti i film sono in lingua originale con i sottotitoli … impari un po’ anche se non vuoi” :-)
DANIELA: La ringraziamo per la sua disponibilità e infine le chiediamo: di cosa si sta occupando attualmente e quali altri progetti ha in cantiere a breve termine?
ROBERTO: Innanzitutto sono io che la ringrazio dell’opportunità che mi ha dato di parlare e promuovere i nostri prodotti nel suo spazio WEB.
Attualmente mi occupo a tempo pieno della mia azienda, che ho costituito all’inizio del 2006 (precedentemente ero dirigente in una società IBM e dirigevo una delle strutture di sviluppo software). Con Beta Cygni ho continuato ad occuparmi di quello che facevo prima: progettazione e sviluppo di soluzioni software, principalmente in campo bancario - dove ho un’esperienza di quasi 15 anni - ma non disdegno affatto (come ha visto con parseScript) affrontare problematiche “di nicchia” che possano garantirci anche un po’ di divertimento, affrontando nuovi campi di applicazione per le nostre competenze applicative e tecnologiche.
Un’altra delle nostre attività è la realizzazione di siti WEB di stampo prettamente Business: pochi fronzoli, immagine professionale, navigazione semplice e infrastruttura solida e sicura.
Un carissimo saluto a lei e a tutti gli appassionati che frequentano i suoi spazi online.