Da L’arte italiana,volume primo,Piero Adorno,La Nuova Italia,1993
La corona bianca ,o corona dell’Alto Egitto ,era formata in origine da giunchi intrecciati ,più tardi di stoffa forgiata a berretto che si restringeva verso l’estremità rigonfia a bottone .
La corona rossa ,o corona del Basso Egitto , era costituita da un berretto leggermente svasato e innalzato nella parte posteriore da un’appendice verticale ;un elemento ,forse uno stelo metallico,pertendo dalla base di tale appendice ,ritornava obliquamente in avanti ,terminanado in un ricciolo o voluta. Oltre che copricapo del sovrano,la corona rossa era il copricapo della dea Neith .
Da L’arte italiana,volume primo,Piero Adorno,La Nuova Italia,1993
La doppia corona o pschent era formata dalla sovrapposizione della corona rossa del Basso Egitto e della corona bianca dell’Alto Egitto e simboleggiava l’unione di tutto il territorio tramite un potere centralizzato . L’espressione “ n-sw-bit ” ,Re dell’Alto e del Basso Egitto ,appare qualche volta ,a partire dal regno di Seti I (ca.1310-1294 a.C.) ,come l’ insieme della corona bianca e della corona rossa , che sostituiscono i simboli utilizzati più spesso del giunco e dell’ape ,fino a diventare , i piccoli disegni delle corone e dei pani ,la grafia prevalente nel periodo tolemaico -romano. Questo fenomeno di sostituzione di simboli ideografici con simboli fonetici dei quali si disegnava e scolpiva e pronunciava solo alcune sillabe ,con le vocali che gli studiosi hanno dedotto ipoteticamente ,dato che i segni vocalici non sono nella scrittura.
La corona blu o khepresh ,era portata dal re in particolari circostanze ed era un casco di cuoio blu con una serie di elementi circolari di forma floreale e con l’ureo sulla fronte .
Da L’arte italiana,volume primo, Piero Adorno,La Nuova Italia ,1993
Il nemes era un copricapo regale formato da una stoffa che cingeva la fronte e che lo fermava con un’ulteriore fascia su cui era fissato l’ureo ,una scultura di un serpente ,un cobra .La stoffa passava dietro le orecchie e ricadeva poi sul petto in due lembi arrotondati all’estremità inferiore . Chissà chi era lo stilista ! Il copricapo sulla nuca formava un sacchetto che si restringeva all’estremità inferiore in una striscia che scendeva lungo la schiena .
La corona atef era il copricapo che faceva parte dei segni del dio Osiride ,formato dalla combinazione di una corona bianca e di un’acconciatura ornata da un piccolo sole e di piume di struzzo messe in verticale.
Riferimenti Enciclopedia Universale Rizzoli LaRousse ,1967
Guida ai geroglifici ,Roberto Elli ,Avallardi ,2003