Molto probabilmente, Hans Urs Von Balthasar non ha la fama che spetterebbe al ruolo da lui ricoperto nella storia della cultura occidentale; senza dubbio, gli studiosi di teologia, di filosofia della religione e i seminaristi leggeranno questa mia frase come una sorta di blasfemia, ma in realtà è un dato di fatto che il suo nome non sia particolarmente diffuso e celebre tra la gente comune e nell’ambito della cultura media.
Nato a Lucerna nel 1905, Von Balthasar conduce una carriera clericale diventando sacerdote nel 1936 e venendo nominato cardinale poco prima della sua scomparsa nel 1988; il suo contributo nell’ambito della teologia contemporanea è impressionante, e la sua stessa speculazione filosofica ha ispirato i comportamenti e le scelte del Vaticano nel corso del secolo scorso. Basti pensare che, a partire dalla posizione metafisico-ontologica per cui solo l’amore può essere creduto, Von Balthasar ha anticipato il Concilio Vaticano II.
La sua produzione è sterminata, ma l’incarnazione piena della sua teoria teologica si compie nella celeberrima trilogia in 17 volumi Gloria, Teodrammatica, Teologica, dove l’indagine teologica si fonde con quella antropologica e teoretica, rivelando addirittura la portata “estetica” della religione cristiana.
L’editore Jaca Book ripubblica due opere essenziali per il pensiero del teologo, dedicate proprio al concetto di amore; il volume La percezione dell’amore infatti comprende due scritti: Abbattere i bastioni (dove fin dal titolo è palese la matrice ispiratrice del concilio) e Solo l’amore è credibile. Tra le due opere, definite dallo stesso autore “programmatiche”, si svolse il Concilio Vaticano II, che intercede tra i due testi trasmettendo ad essi un significato tutto particolare; pubblicare assieme questi due saggi è stata un’operazione azzeccata da parte dell’editore, perchè offre in questa maniera il più utile strumento di introduzione e comprensione alla profondità abissale della teologia balthasariana.
La centralità del concetto di amore è chiaro, costante per tutto il libro, richiamando una tradizione che affonda le radici in Agostino ma prima ancora nella Lettera ai Romani di Paolo; l’amore è condizione di possibilità stessa per la fede, e le due non possono fare a meno dell’altra: L’amore a priori (essendo fede) può accordarsi solo con l’amore, mai con il non-amore sostiene Von Balthasar nel libro.
Un libro importante, di grande fascino, probabilmente anche molto utile per capire i comportamenti e le azioni svolte dalla Chiesa Romana nel corso degli ultimi decenni.