Dopo il deludente pareggio ottenuto a Parma, la Fiorentina si prepara a proseguire il suo triste campionato con due sfide sulla carta proibitive: domenica a ora di pranzo la trasferta di Palermo, e poi tre giorni dopo il recupero con l’Inter.
Volendo essere realisti, è davvero difficile pensare che si possa ricavare qualcosa di buono da queste due partite, sia per la mediocrità mostrata dalla squadra di Mihajlovic in questi mesi, sia perché neanche a farlo apposta il Palermo e l’Inter sono (insieme all’Udinese e al Napoli) le due compagini più in forma della serie A in questo periodo.
E’ pur vero, comunque, che nel suo imbarazzante ruolino di marcia da trasferta, la Fiorentina 2010/11 ha offerto le uniche prestazioni un minimo decenti proprio contro le “grandi”, disputando buone prove a Napoli, a San Siro con il Milan e a Torino con la Juve. La speranza, dunque, è che la truppa allo sbando dell’inerme tecnico serbo riesca a trovare il coraggio, le motivazioni e la concentrazione per non essere travolta dalla forza d’urto dei rosanero e poi dei nerazzurri… in caso contrario, è meglio prepararsi a figuracce e sonore batoste.