
Agenore il ragno innamorato
Dal cortometraggio “il sorriso di Diana”
Incapace di muoversi, di reagire, lui, il piu coraggioso
tra tutti si sentiva spento inutile
i suoi pensieri erano scossi e agitati
come le onde spinte contro la scogliera
dalla forza terribile di un uragano
il cui fragore era una ripetuta ed ossessiva domanda
perché, perché non mi ha ucciso.
E come tutti gli innamorati volle sognare.
Negò qualsiasi evidenza
ingigantì casualità vide oltre la logica e soprattutto
si illuse.
La passione si nutre di certezze e disdegna i dubbi.
Nessuno avrebbe potuto risvegliare Agenore
nessuno eccetto la cruda realtà.
Fu buio e luce
Il caldo ed il gelo
Fu il niente ed il tutto
Un gioco troppo esagerato e spietato
perché i cuore di Agenore potesse contenerlo senza esplodere
E se i ragni possono piangere
lui piangeva
piangeva perché l’amore sa anche far male
e le ferite che lascia solo il tempo a volte può guarirle
ma Agenore non aveva più tempo
A cosa importava il passato
Era stato un valoroso e nobile guerriero
Ora non era più nulla
Amava e basta
Ma quanti amori sono appassiti
e quanti non sono neppure sbocciati
a causa di culture troppo diverse
di come alti picchi creano una innaturale barriera
al volo dei sogni
I sogni di Agenore volavano via
come i sentimenti incompresi
come accade alle nostre emozioni
quando calpestiamo
quando veniamo calpestati
nel gioco dell’amore che a volte ci fa uomini
e a volte ci rende insetti.
Immagine riprodotta a fini didattico-esplicativi