
Vino aroma, profumo, essenza, sapore.
Che si culla, beato
nel calice che gli da tepore
Trasparenza di acqua di roccia
in cui scorre un fluido di colore.
Io bevo te e tu bevi di me.
Bevi i mie pensieri,
il ricordo lontano
la nostalgia della tua mano.
La giovinezza che se ne va e come un vino quella annata
per sempre ricorderà.
Saporito il vino, pastoso,aromatico come vorresti la tua vita
pagando un basso prezzo in sofferenza e dolore
proteso verso il sole e la gioia infinita,
di cui aneli ancora il sapore
Sapore che scende lento
che si sofferma sul palato..
la tua lingua che schiocca,
come una frusta nella tua bocca,
e che poi tace,
quando le labbra, con desiderio del non ancora creato,
descrivono un piccolo bacio.
Ed il sapore continua, scende giù dentro di te,
ti scalda le viscere, fa volare la mente…
Questo è il sapore delle cose che vorresti provare,
mentre la nebbia dell’oblio, lentamente..
ti assale…
A Luisa Maria
Gilberto Gamberini
Ai Pavoni - Ravosa – Ottobre 2006
Copyright © 2004-2008 [Gilberto Gamberini].
Tutti i diritti riservati