Situata in posizione splendida, in provincia di Udine, nell’area ricchissima di vigneti che da Manzano giunge fino a Corno di Rosazzo, dove si producono uve pregiate, l’Abbazia di Rosazzo è un luogo di bellezza, di silenzio e forse, anche per questo, di emozione.
I monaci, pellegrini del mondo e paladini di pace, scelsero questa dolce collina che prende nome dalle rose selvatiche che la impreziosiscono da tempo immemorabile, per il silenzio, la meditazione e la preghiera…
Ciò che oggi rimane del vasto complesso monastico medievale, che fu sede degli Agostiniani, dei monaci Benedettini e più tardi dei Domenicani, si raccoglie alla Chiesa con chiostro, dedicata a San Pietro (XVI sec.), ma la storia di Rosazzo è avvolta nella leggenda. Dicono che questo luogo fosse stato scelto ancor prima dell’800 da un eremita tedesco, l’Allemanno, e da molti soldati che si ritiravano sul colle per espiare i peccati e rimediare ai torti fatti.
Ma è la natura, oggi come allora, la vera regina..
Una natura che circonda, abbraccia, e che si ritrova anche nei nomi dei suggestivi spazi interni, dalle pareti completamente decorate con affreschi seicenteschi, dai pavimenti in terrazzo veneziano e travi a vista mentre attraversiamo la Sala della Vite e dell’Uva, la Sala della Palma,la Sala dell’Ulivo e quella del Vino e un’incantevole chiostro..
Quello che si apre allo sguardo, oltre all’incanto ed alla suggestione, è un panorama di vigneti tra i più belli.. colline verdi, terrazze esposte al sole.. Quando il sole è alto, in primavera, fiori dai mille colori crescono in all’ombra delle viti e nel sentiero delle rose il rosso acceso e l’arancio si mescola al profumo di vino che scorre oltre il tempo, oltre il luogo.. oltre il silenzio..
Luisa Maria Carretta