
I nuovi e richiesti prodotti della regione sono quelli della tribù dei Lambada, sparsi in tre distretti dello stato dell’Andhra Pradesh.
La carnagione chiara e i tratti vagamente caucasici, caratteristici della loro gente, li rendono particolarmente idonei all’adozione in Paesi occidentali, dove simili connotati sono ritenuti desiderabili in considerazione dell’estrazione etnica degli aspiranti genitori.
Secondo gli osservatori locali, il traffico dei bambini Lambada dall’Andhra Pradesh è una realtà da almeno sei anni.
Una stima ufficiosa porrebbe ad almeno 2.500 i giovanissimi
Lambada, quasi tutte bambine.
Solo di recente le autorità statali sono intervenute accettando di allungare il braccio della legge fino alle remote capanne dei villaggi Lambada in un mondo solo geograficamente vicino agli splendori postmoderni di Hyderabad.
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Nel complesso sistema di caste indù, i Lambada sono una sottocasta appartenente ai Sudras, superiore solo ai Dalit, gli intoccabili.
Seppure le cose stiano progressivamente cambiando in India, nelle aree remote dove risiedono i Lambada, la gente raramente possiede appezzamenti di terreno.
Lavora invece per locali latifondisti e spera vivamente di avere figli maschi per mandarli a lavorare nei campi e arginare così l’endemica indigenza delle famiglie.
Una figlia, oltre a richiedere prima o poi una dote, non rappresenta una fonte di sostentamento per il futuro.
Negli ultimi quattro o cinque anni, l’infanticidio non sembra essere più un’opzione da considerare: in un mondo con confini sempre più sfumati e pronto a identificare nuovi potenziali mercati, l’eccesso della locale offerta di bambini non poteva che trovare uno sbocco commerciale altrove, dove la domanda è più forte.