Mia cara,
il tuo caso può dipendere da una serie di fattori combinati.
Cerca di comprenderli, autoanalizzandoti, e poi fammi sapere.
Primo. Sentimento di onnipotenza femminile. Ogni donna, nel momento in cui, crescendo, diventa oggetto dello sguardo maschile scopre l’importanza del suo corpo e la sua potenza seduttiva. Comprende che si può ignorare qualcuno abassando gli occhi, che si può fuggire o fingere di farlo, che si può guardare un ragazzo a lungo o in certe parti del corpo per farlo capitolare… Ciò fa sentire una donna onnipotente. Tutto ciò che ci gratifica molto e può essere oggetto di fissazione. Potresti dunque esserti fissata a questo piacere sottile di tenere in mano il cuore delle persone d’altro sesso e non saper resistere di fronte ad esso. Magari, ricoerrere a questo sottile elisir quando ti senti giù per riprendere fiducia in te stessa (cfr. sogno del gatto rosso semivivo o gioco del picchiare le bambole: simboleggiano il tentativo di rifiuto della tua femminilità seduttiva).
Secondo. Fissazione edipica. Potresti essere rimasta ferma a quell’età in cui i bambini s’”innamorano” del genitore di sesso opposto utilizzando nei suoi riguardi inconsapevoli atteggiamenti seduttivi (cfr. desiderio di “sedurre” tuo padre). Il sentimento edipico scatena sensi di colpa (cfr. timore infantile della presenza estranea che s’introduce in casa la notte). Tale edipismo non superato vorrebbe essere come una rivincita inconscia nei riguardi di tua madre e sarebbe quindi generalizzato a tuti gli uomini.
Terzo. Coazione a ripetere. La tua mente ha introiettato il modello dei genitori divorziati, realizzando che non è possibile costruire una relazione duratura. La parte profonda di te non crede nell’amore stabile fra due e si difende evadendo dal rapporto esclusivo e scegliendo la quantità.
- Lascia perdere la supposizione della violenza infantile rimossa.
Qual è dunque la sfumatura che meglio ti fotografa. Forse tutte e tre?
Fammi sapere. Luciano.
Riscontro:
Gentile Luciano,
Escluderei il terzo, perché nell’Amore ci credo fortemente, infatti credo che io e .. resteremo insieme per la vita. Io lo amo, anche se so quanto sia strano e incomprensibile per gli altri comprendere il mio bizzarro modo di amare. Il primo direi che è vero mi sento proprio così: onnipotente, anche da piccola tiravo su la gonna, giocavo con le mie amichette a fare finta di essere spogliarellista….
Per quanto riguarda il secondo vorrei approfondirlo perché con mia madre ho un rapporto molto difficile…
Risposta:
Sono contento che sei riuscita ad individuare il fulcro della dinamica psichica (la soddisfazione narcisistica, il piacere di mostrarsi e di conquistare). Bisogna approfondire, però, il perchè della focalizzazione morbosa su tale tipo di piacere. Quando parlo di risentimento e di rivincita inconscia verso tua madre, alludo ad un eventuale transfert di sentimento di colpa verso di lei per punirla della “perdita” della figura paterna in un momento delicato della tua evoluzione. Ho eslcuso l’ipotesi della violenza infantile perchè ho pensato si trattasse di un meccanismo di spostamento della colpa. La cosa dovrebe essere approfondita in sede ipnotica. Luciano.
Unk
10 Dec 2008 - 03:34 - #1E’ la stessa identica cosa che accade a me! Sono un uomo che non riesce a smettere di amare, ma nello stesso tempo di tradire! Sono disperato…
Roberta
30 Dec 2008 - 13:01 - #2È furia distruttiva quella che leggo tra le righe..ma fermati non esiste solo il prototipo della donna oggetto che rende gli altri dei giocattoli..Secondo me inizia a rispettarti come persona sei …sempre in tempo..il èprototipo della donna che tu pensi di essere ti ripudia e più fai e più soffri creando un baratro da cui rischi di non risalire..e solo dolore… perchè solo dolore..