Corriere della Sera, 10 maggio 2010: “Il telefono non allungherà la vita, ma certamente riduce lo stress. Soprattutto se all’altro capo del filo c’è la mamma e a chiamare è la figlia. Una telefonata funziona come un vero abbraccio e cambia la chimica del cervello: aumenta la produzione dell’ossitocina, l’ormone dell’amore e della tranquillità, e aiuta a superare i momenti difficili.”
L’abbiamo sottolinea più volte l’importanza del rapporto tra madre e figlia come elemento di maturazione e acquisizione di maggiore sicurezza e autostima per la figlia. La costruzione di tale rapporto passa attreverso due aspetti fondamentali: la comunicazione autentica ed efficace e il contatto fisico (anche sotto forma di coccole).
Recentemente antropologi della Madison University in Wisconsin, comparando gruppi di bambine tra i sette e i dodici anni, hanno scoperto che una telefonata alla mamma in concomitanza con eventi stressanti (nella ricerca: richiesta di improvvisare un discorso in pubblico e affrontare problemi di matematica particolarmente complessi), riusciva a tranquillizzarle. Dai risultati emerge che la telefonata ha lo stesso effetto rassicurante di un abbraccio della mamma: nelle due situazione, ossia quella dell’abbraccio reale e dell’abbraccio virtuale telefonico, al contatto con la madre veniva liberata l‘ossitocina, che contrasta gli ormoni dello stress.