Komodo “l’isola dei dragoni”
Al centro dello stretto che divide Sumbawa e Flores giace l’isola di Komodo, patria del più grande rettile esistente, il cosiddetto Drago o Varano di Komodo (Varanus Komodoensis).
Questa gigantesca lucertola, che gli abitanti del luogo chiamano ora, appartiene a una delle più antiche specie del mondo, un parente stretto dei dinosauri che popolavano la terra 100 milioni di anni fa. L’isoletta di Komodo, situata circa 500 km a est di Bali, è lunga 30 km per una larghezza massima di 16. Le sue aride colline, che raggiungono i 735 m, sono coperte da palme e da una disordinata boscaglia.
C’è un unico villaggio, aggrappato alla spiaggia, una piccola comunità di 500 persone. Alcuni sostengono che questa gente sia arrivata qui centinaia di anni fa da Sumbawa, mentre altri pensano che si tratti di discendenti di criminali esiliati.
Oltre alle famose lucertole, Komodo ospita varie specie esotiche; uccelli, cervi, maiali selvatici e bufali d’acqua che rappresentano ottime prede per i varani. Sicuramente una delle massime attrazioni dell’isola è vedere queste enormi lucertole nel loro ambiente naturale, ma attenzione a mantenere le distanze, perché la coda di questi animali è un’arma letale. Il mare a ovest di Flores, comprende l’isola di Komodo e Rinca, macchiettato da piccole isole e scogli appena affioranti offre innumerevoli punti d’immersine molti di questi ancora inesplorati.
I famosi cineasti australiani Ron e Valerie Taylor s’immersero in queste acque per la prima volta nel 1973, e furono così entusiasti, che da allora sono ritornati tutti gli anni. La biodiversità dell’area è a dir poco incredibile, con più di 250 specie di coralli e più di 1000 specie di pesci fin ora scoperta e altre scoperte con una certa frequenza. Sembra che ragione di questa abbondanza e varietà risieda nel fatto che questo tratto di mare risiede in un epicentro di evoluzione della vita marina. Un triangolo tra Papua Nuova Guinea, Filippine e Bali si trovano più specie marine che in qualsiasi altro luogo al mondo.
Il sistema migliore per visitare Komodo e le isole circostanti è sicuramente via mare. Ci si può imbarcare da Bali e salire su una delle tante imbarcazioni che effettuano le escursioni nell’arcipelago di Komodo, con possibilità di fare anche immersioni subacquee. Durante la traversata si possono effettuare diverse tappe per bagni ed immersioni indimenticabili.
Scesi a terra si osserva incuriositi i famosi dragoni, la prima impressione è che siano dei lucertoloni assopiti e pigri, lenti e mansueti e bisogna ammettere che fanno una certa impressione, soprattutto osservando in un secondo tempo i loro riflessi, tutt’altro che lenti.
I Ranger spesso mostrano loro dei piccoli pesci appesi ad una canna, c’è da restare a bocca aperta quando si osservano i loro riflessi nel cercare di prendere questi piccoli pesci. Da visitare anche il piccolo villaggio dell’isola. Come arrivate sarete circondati dai bambini dell’isola che vogliono farsi fotografare e che vi accompagneranno nel vostro piccolo tour. Passerete in mezzo alle case, quasi tutte del tipo a palafitta, alcune sotto hanno delle capre, vi potrebbe capitare di essere invitati da qualche locale, magari per farvi osservare i propri prodotti, dragoni intagliati nel legno con l’aiuto di martello e scalpello. Potrete osservare scene di vita quotidiana, donne che in una grande padella friggono delle banane, negozi con finestre da cui ragazzini servono i propri clienti. In fondo al paese si trova una moschea, carina da visitare. Da visitare anche la vicina Rinca. Una bella immersione è Cannibal Rock, così chiamata dopo che qualcuno aveva visto un grande Varano mangiarne uno più piccolo. Quest’area é stata valutata da diversi biologi marini come una delle cinque migliori immersioni al mondo per la presenza di vita marina.
Agli intensi colori del reef, ricoperto abbondantemente da crinoidi e coralli del tipo tubastree, si aggiungono le grosse oloturie a pallone dai vari colori giallo, rosso e viola, che estroflettono i loro tentacoli alla ricerca di cibo. Questo luogo è così speciale, che ci può immergere ripetutamente tutta la giornata, risalendo sempre con lo stesso entusiasmo. La notturna a Cannibal Rock è semplicemente sbalorditiva, si può sentire sott’acqua il rumore del reef, come se tutti gli abitanti del mare fossero intenti a lavorare, segno indiscusso di una natura sana.