Gli obblighi della gloria D’Annunzio declinò l’invito di un amico ad una passeggiata con il pretesto che aveva due lettere di ringraziamento da scrivere. E poiché gli venne obiettato che non era poi così gran fatica, rispose: “Ti sbagli. Da me, anche per la più semplice risposta, tutti pretendono qualcosa di inedito, di raro, di dannunziano. Io non posso scrivere come tutti gli altri…e lo farei tanto volentieri!”
Opinioni: Parigi, salotto dell’attrice Lina Cavalieri. Argomento del giorno: la donna più difficile da conquistare.
“La donna innamorata di un altro” sostenne il conte di Castellane.
“La frigida” interloquì un altro.
“La sciocca” disse D’Annunzio
Il poeta intervistato: D’Annunzio fu forse il meno intervistato fra i personaggi famosi, perché aborriva i giornalisti nel timore che il proprio pensiero potesse essere travisato. Una volta, un giornalista riuscì ad ottenere un’intervista sulla prima rappresentazione del dannunziano San Sebastiano, a patto che, prima di andare in stampa, il testo dell’intervista fosse soggetto all’approvazione di D’Annunzio stesso. Inutile dire che fu scontentissimo del risultato e le riscritture furono tali e tante che il felicissimo direttore del giornale affermò: “Ora so come si fa ad avere gratis un articolo che d’Annunzio farebbe pagare agli altri almeno diecimila franchi. Gli si manda una sua intervista sbagliata: il Poeta la rifà tutta di suo pugno…e il gioco è fatto!”