Artista poliedrico ed inseguitore dell’ideale di un’opera d’arte integrale, Louis Comfort Tiffany (1848-1933) applicò tutta la sua competenza per la decorazione e l’arredo delle sue abitazioni: il lussuoso “Bella-Appartment House” di New York (48 East 26th Street, terminata nel 1878 - di cui riproduciamo un vetro della finestra, oggi conservato al “Metropolitan Museum” di New York) e la fastosa residenza estiva “Laurelton Hall” (iniziata nel 1902 e terminata due anni dopo), sulla Oyster Bay di Long Island.
In queste grandi e complesse opere che circoscrivevano lo spazio della famiglia dell’artista, all’idea d’arte totale si affiancò il senso tragico di mancanza e di lutto per i propri cari; le abitazioni di Tiffany conobbero, infatti, lunghi momenti di vuoto. Un ritratto (sopra), eseguito dallo stesso Tiffany nel 1888, mostra l’immagine dei figli e della seconda moglie, Louise Wahkeman Knox, una lontana cugina sposata nel 1886, a seguito della morte della prima, Mary Woodbridge Goddard, avvenuta nel 1884; anche la Knox seguì lo stesso destino nel 1902, e così due dei suoi figli.
Louis C. ebbe un’ultima compagna, Sarah Handley, conosciuta nel 1910 come sua infermiera, che, però, non sposò mai.
Dal 1918 la casa estiva di Long Island divenne la sede di una Fondazione a lui intitolata, una colonia estiva per accogliere e formare artisti. La Fondazione cessò la sua attività nel 1946, ma l’abitazione andò incontro ad un progressivo decadimento già dopo la morte di Tiffany (nel 1933), e nel 1957 fu distrutta da un incendio; le opere superstiti si trovano, oggi, in un uno dei musei che vanta la maggior collezione esistente dell’artista, il “Charles Hosmer Morse Museum of American Art” di Winter Park (Florida). (torna all’articolo precedente)