La ringrazio per il suo aiuto…e per la sua pazienza!
Egregio Dott. Gianpaolo,
ho letto con interesse tutte le risposte della sua utilissima guida. Una in particolare pone un quesito quasi simile a quello che le volevo porre.
Nel mio caso la problematica è leggermente differente: ho intenzione di fondare un’associazione culturale non registrata senza scopi di lucro per la promozione turistica del mio territorio. Ho già ottenuto numerose adesioni di aziende locali interessate al progetto, oltre alla promessa di contributi di alcuni enti turistici della zona.
La promozione avverrebbe in varie forme, principalmente attraverso un portale internet completo di consigli utili e informazioni sul territorio. Inoltre i siti delle aziende associate saranno raggiungibili tramite appositi link.
Il sostentamento dell’associazione avverrebbe tramite la quota associativa delle aziende coinvolte, che servirà principalmente per coprire le varie spese, soprattutto quelle di webhosting, oltre a quelle di gestione e manutenzione del portale internet.
Queste sono le mie perplessità:
Un’associazione, per poter godere delle agevolazioni fiscali, deve essere costituita almeno mediante una scrittura privata sottoposta a registrazione. Inoltre lo statuto deve contenere obbligatoriamente le clausole indicate nell’art. 4 del d.P.R. 633/72 (democraticità dell’ente, voto singolo, pariteticità dei soci ecc.)
I soci che partecipano all’associazione possono versare una quota associativa e poi contribuire al mantenimento dell’associazione mediante il pagamento di quote di costi di gestione.
Tali quote possono perciò coprire la generalità dei servizi che l’associazione eroga a favore dei propri soci. Le quote possono essere anche “corrispettivi specifici” cioè corrispettivi che il socio paga specificamente per il servizio erogato dall’associazione, ma il corrispettivo deve coprire il costo del servizio non di più.
Tra i servizi specifici possiamo inserire anche il webhosting, mentre la copertura delle spese varie e di manutenzione del portale mi sembrano più costi generali di gestione che possono essere assorbiti dall’addebito di quote di gestione.
Non occorre emettere fatture per le quote associative, i contributi di gestione né per i corrispettivi specifici perché si tratta di operazioni non soggette ad IVA. E’ sufficiente l’emissione di una ricevuta con l’indicazione della causale del versamento.
Saluti