
Cia: tortura senza frontiere
Ancora oggi Khaled el Masri, venditore di automobili nella cittadina tedesca di Ulm, non sa perché i servizi segreti americani l’abbiano rapito, messo su un aereo per l’Afghanistan e rinchiuso in una prigione lurida dove è stato trattato “come un animale”. Prima di essere liberato su un sentiero di montagna nel nord dell’Albania. La Cia l’ha confuso con un suo quasi omonimo - Khalid el Masri -
accusato di appartenere ad al Qaeda.