“Dopo Lento Pede - guida sulle escursioni in costiera sorrentina e amalfitana, questa volta - spiega il presidente Claudio d’Esposito - si è voluto mettere in risalto l’importanza del centro storico di Sorrento e di quanto è presente al di sotto di esso nella speranza che questo contributo possa essere da sprone alla tutela di un bene prezioso. Accade spesso, infatti, che nella completa ignoranza dell’immenso valore storico-artistico delle testimonianze archeologiche del nostro territorio si finisca per violentarle, danneggiarle o, nella migliore delle ipotesi, occultarle!!!
E’ quanto accade anche per la natura. Il filo conduttore della difesa del patrimonio artistico e di quello ambientale di un territorio è proprio nella sua conoscenza.
L’urbanizzazione del territorio non può prescindere dal rispetto e dalla conoscenza delle sue caratteristiche storico-geologiche ed ambientali…studiando il passato si può meglio comprendere i meccanismi che legavano (e legano) l’uomo al territorio, all’ambiente e alle sue esigenze primarie.”
Il lavoro del prof. Russo, che ringraziamo, prende in esame due assi viari dell’impianto urbano di Sorrento antica: primo decumano inferiore nord (via S. Maria delle Grazie - via dell’Accademia - via S. Nicola) e secondo decumano inferiore nord (Via S. Paolo - androne del monastero di S. Paolo - tratto est-ovest di via Strettola S. Vincenzo).
Da alcuni significativi dati archeologici preromani (porte urbiche, tratti di cinta muraria e edificio ellenistico, tutti in opera quadrata) emerge che il primo impianto è inquadrabile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C.
I resti archeologici del periodo romano permettono di stabilire che l’impianto di età sillano-augustea (I sec. a.C.) rispetta quello precedente, riqualificando alcune insulae e in particolare quelle in cui sorgono il teatro e le terme pubbliche.
Dal periodo augusteo si assiste alla privatizzazione di alcune aree per la costruzione di ville all’interno della città (dimora aristocratica urbana presso S. Maria delle Grazie, alle spalle delle terme) e in particolare sul fronte mare (villa cd. di Agrippa Postumo e villa sotto l’hotel Tramontano con discese a mare) che determina la scomparsa di parte della griglia urbana.
Viene infine proposta una più attendibile localizzazione del foro.