
Le cose non sono sempre quelle che osserviamo con gli stessi occhi
ma possono mutare,
a seconda dei punti di vista considerati.
Una casa è una casa
e non cessa di essere una casa,
anche se guardata da punti di vista diversi,
ma, è comunque una diversa casa.
E così possono cambiare i nostri punti di vista sulle cose,
che affrontiamo ogni giorno.
Forse,è il solito, consueto punto di vista sulle cose,
che ce le fa affrontare sempre allo stesso modo,
ottenendo le consuete risposte.
considerava il cambiamento del punto di vista
come la cosa più importante che si poteva ottenere da una terapia,
perché segnava inizio di un mutamento,
che sarebbe poi proseguito a cascata:
se io cambio il mio modo di guardare alle cose
le affronterò in modo diverso,
cosicché otterrò risposte diverse
ed sarò sulla strada per risolvere il mio problema.
E’ l’impatto sulle cose che ci danneggia,
non le cose di per se.
E’ come noi le vediamo
e poi come noi le elaboriamo, mentalmente, quelle cose,
che ci crea un problema
Il cambiamento del punto di vista
sta alla base della terapia ericksoniana.
Il cambiamento del pensiero
da convergente, a spirale dentro noi stessi,
all’allargamento del pensiero fuori di noi:
il pensiero divergente.
Il pensiero convergente,
centripeto,
brucia lo spazio,
occupandolo tutto
e si approfondisce nel nostro io, soffocandolo.
Il pensiero divergente
può muoversi i tutte le direzioni,
a raggiera,
come i petali di un fiore,
e conquista sempre più nuovi spazi,
man mano che si allarga
Qualsiasi problema,
elaborato in modo convergente,
si stratifica su precedenti pensieri,
come se fossero strati geologici sedimentati,
è un imbuto rovesciato,
che prima o poi viene colmato saturato
e diviene un peso insostenibile,
che l’essere umano non riesce a gestire e a sopportare.
Ed, a volte, pur di liberarsi
da quel continuo insopportabile brusio della vita,
sceglie l’apparente serenità della morte.
Il pensiero divergente,
non ha una ideologia,
la trova strada facendo,
nei suoi percorsi,
che possono andare in tutte le direzioni ,
come una opportunità che si rinnova,
come una vela che non percorre un percorso fisso,
ma segue il vento, più si allarga, più aumenta
e dilata la sua conoscenza
e si accresce strada facendo di tutto quello che trova ,
sintonia su sintonia,
analogia su analogia,
sfumatura su sfumatura,
pezzo per pezzo,
componendo il puzzle della propria esistenza.
Nelle diverse stagioni della nostra vita.
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