In piazza Bocca della Verità n. 18, sorge la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, costruita nel VI secolo sui resti di un edificio della fine del I secolo, probabilmente una zona dedicata al culto di Ercole. Due secoli dopo venne data ai Greci sfuggiti alle persecuzioni degli iconoclasti (distruttori di immagini sacre), i quali l’abbellirono. Da qui il nome Cosmedin che significa ornamento.
Nell’ingresso, sotto il portico ad archi, si trova il celebre mascherone di pietra: la “Bocca della Verità”, che ha dato il nome alla piazza. Rappresenta una divinità fluviale e secondo la tradizione popolare, mozzerebbe la mano di chi, colpevole di aver detto qualche bugia, osasse introdurla nella sua apertura.
La chiesa fu restaurata più volte, soprattutto nel XII e XIII secolo. Degni di attenzione sono il portico, il campanile romanico, la considerevole pavimentazione, il baldacchino gotico dell’altare maggiore. La cripta è scavata in un blocco di tufo dell’Aniene che sembra provenire dall’originaria ara per il culto di Ercole.