
Che notte, quel 9 maggio 1990. La Samp, non ancora d’oro ma sicuramente
luccicante come il più prezioso dei metalli, travolgeva sotto il piano del gioco
un Anderlecht impaurito da tanta veemenza. Non era una partita come tutte le
altre. Era una finale europea, quella Coppa delle Coppe che le tv hanno oggi
soppresso. Lo scenario era quello dello stadio Ullevi di Gotemborg.
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Notte d’europa, notte di sofferenza. Nonostante il predominio, i
blucerchiati si imponevano solatano ai supplementari. Era Vialli a regalare la
gioia ai tifosi, nell’anno prima dello scudetto, una vittoria che per tanti
assume in realtà lo stesso valore emotivo.
Sampdoria (1-3-4-2): Pagliuca; L. Pellegrini; Mannini,
Vierchowod, Carboni; Invemizzi (55′ Lombardo), Pari, Katanec (92′ Salsano),
Dossena; Vialli, Mancini. Coach: Vujadin Boąkov JUG
Anderlecht (4-4-2):
De Wilde; Grun (c), Kooiman, Musonda, Keshi; Gudjohnsen, Marchoul, Jankovic
(116′ Oliveira), Vervoort; Degryse (104′ Nilis), Vanderlinden. Coach: Aad de Mos
HOL
Arbitro: Bruno
Galler (Svi)
Ammoniti: Mannini,
Carboni, Keshi.
Spettatori: 22.000
circa.
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