
Ecco lo stralcio dell’intervista rilasciata da Hornby (che della sua passione per il calcio, l’Arsenal in particolar modo, aveva parlato in “Febbre al novantesimo”) a Massimo Calandri per l’Espresso.
“Nelle dieci cose che più ama dell´Italia, Nick Hornby al secondo posto mette la Sampdoria dei primi anni Novanta. La squadra di Vialli e Mancini, Cerezo e Pagliuca, di Vierchowood e della Coppa delle Coppe, dello scudetto e della finale di Wembley. Me lo ha confessato, anzi, me lo ha messo per scritto in una mail, trasmessa ieri alla vigilia del suo arrivo a Genova. Lo scrittore londinese lunedì sera sarà al teatro Modena, protagonista di una suggestiva chiacchierata con la giornalista Giovanna Zucconi. E dunque, mi scrive, the Sampdoria team of the early 90s: preceduta solo dal ristorante italiano che frequenta a Londra, il San Daniele del Friuli, ad Highbury. Ma seguita da: «Il festival letterario di Mantova; la grappa; la Costa Amalfitana; i miei editori italiani; il prosciutto; Federico Fellini; Gianfranco Zola; “Gli zii di Sicilia” di Sciascia»”.