
Heiko Caimi
Finchè morbo non ci separi
da PB11
Il vento soltanto spezzava il silenzio del viale. Il sottopasso non era lontano, e dopo, finalmente, casa.
Finalmente?
Tornare nel deprimente caotico buco a contare i minuti le ore la vita mai spesa, il telefono silenzioso, il letto affossato come una cuccia e il soffitto pieno di crepe. Squallida casa.
La luna sulla strada un maglio di luce. Nascosta in un’ombra la bestia fremente. Ancora una volta pronta per ghermire…..
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