Credo fermamente che si siano persi i veri valori del vivere quotidiano e che il benessere in cui viviamo ci fa trascendere dalle ragioni per placare una voglia di chissà quale desiderio. Forse alla base di tutto c’è solo noia, forse ignoranza o stupidità ma non voglio pensare né credere che ciò che spinge sei ragazzini, non ancora maggiorenni, ad ingannare un indifeso gattino di quartiere per poi ridurlo in fin di vita, sia odio innato che genera una violenza indecente e soprattutto insensata.
Ciò di cui sto parlando è l’evento che in questi giorni ha lasciato allibiti gli occhi di chi purtroppo ha guardato un video che immortalava un giovane in compagnia di amici che sferrava, con inaudita ferocia, un calcio ad un povero gattino nel pieno centro del comune di Francofonte. Grazie alle ricerche della polizia postale i giovani sono subito stati riconosciuti e denunciati ma sembra che su di loro non potrà essere applicata la nuova normativa sul maltrattamento di animali che prevede l’arresto perché, i giovani sostengono che il video risalga a due anni fa. Intanto il Sindaco di Francofonte, Giuseppe Castania, si è dichiarato parte civile ed ha severamente condannato uno scempio simile.
ilmio
06 Nov 2010 - 14:05 - #1Danilo Giarratana, Fabrizio la Ferlita, Francesco Pagano, Giuseppe Giannì, Giuseppe Giarratana, Salvatore Magnano
di Francofonte provincia di Siracusa
Angelo8556
06 Nov 2010 - 19:12 - #2Non comprerò più agrumi di Sicilia che possano anche per sbaglio provenire da Francofonte fino a quando non avrò notizia certa della punizione dei responsabili. Se tutti facessero così, vedremmo le autorità locali muoversi, non solo per dire belle parole.
Emanuela Gallo
07 Nov 2010 - 15:04 - #3Il boicottaggio degli agrumi di Francofonte non serve se non a ledere una comunità che si è subito schierata contro gli autori dello scempio senza alcun riguardo delle loro giovani età. A Francofonte sono centinaia i giovani che dedicano il loro tempo alle associazioni animaliste e lo stesso sindaco si è costituito parte civile per ottenere un risarcimento danni, i cui proventi saranno destinati ad iniziative a sostegno e protezione degli animali”. Invito quindi il sig. Angelo a riflettere sulla sua decisione e se posso, gli consiglierei un link in cui si evince il reale interesse delle autorità locali.
Inoltre, mi permetto di aggiungere che se alcuni soggetti, responsabili di maltrattamento verso i nostri piccoli e teneri amici animali, non trovano la giusta condanna è solo colpa di LEGGI DI GOVERNO inadeguate che solo oggi, “molto tardivamente”, si stanno inasprendo.
Emanuela Gallo
07 Nov 2010 - 15:06 - #4http://www.geapress.org/il-maltrattamento-e-la-sua-legge/gatto-francofonte-%E2%80%93-il-sindaco-plaude-i-carabinieri-ed-annuncia-la-costituzione-di-parte-civile/7991
Gianluca
09 Nov 2010 - 12:45 - #5Rispondo al sig. Angelo da cittadino francofontese.
Comprendo che ciò che ha scritto sia dettato dalla condanna verso quel gesto stupido e feroce, ma non credo che come soluzione al problema sia apprezzabile nonchè condivisibile.
In primis perchè fortunatamente si tratta di casi isolati e non di abitudini o passatemi che riguardano tutta la comunità, per cui boicottare gli acquisti di una delle migliori, se non la migliore in assoluto, varietà di arance, il Tarocco, potrebbe solo avere ripercussioni economiche che nulla hanno a che vedere col caso in questione.
tra l’altro se si informa bene potrà leggere che le autorità comunali si sono schierate immediatamente contro questo ingiusto gesto, frenate paradossalmente da leggi di governo che aimè in effetti hanno ancora poca forza.
Secondo il suo ragionamento dovremmo boicottare tutta l’economia italiana, laddove dei ragazzini al nord danno fuoco a un povero barbone indifeso….o forse un barbone non è migliore di un gattino?!
Laddove avvengono stupri, laddove avviene ogni forma di orribile violazione dei diritti sia dell’uomo che degli animali.
E le faccio notare che molte di queste ingiustizie avvengono la dove secondo un pensiero comune la civiltà è molto più progredita che da noi al sud.
Questa mia risposta non è un attacco diretto verso la sua persona, me ne guarderei bene in quanto condivido il suo disprezzo verso questo barbaro gesto. Ma non posso altresì esimermi dal criticare la sua ipotetica quanto inutile “soluzione” al problema.
Con simpatia, Gianluca.