
L’archetipo del nemico si esprime negli ostacoli e nelle disgrazie che destabilizzano, nell’ignoto che impaurisce, in tutto ciò che spezza l’armonia, che distrugge le certezze, che divide e limita.
Il primo assaggio di questa energia archetipica è l’uscita dal paradiso originario (infanzia, utero, visione ideale del passato, Paradiso terrestre), perchè nemico dell’uomo è la realtà stessa. Nella vita e nella percezione che ne abbiamo, non c’è nulla di immutabile, le cose si succedono, le situazioni si accavallano, il tempo scorre, ciò che è stato costruito viene distrutto, e ciò che ha raggiunto un equilibrio viene ribaltato. Ogni fase di costruzione e di consolidamento contiene già il germe “nemico” che distruggerà e che porterà a regressione.
L’esperienza individuale con l’archetipo del nemico genera collera, paura, malinconia sofferenza, e quella collettiva va ad alimentare le crisi, le depressioni, i blocchi, l’odio, gli omicidi, le guerre, gli stermini, le sconfitte.
L’uomo si misura con ogni genere di nemico: quello in carne ed ossa che può attentare alla vita, quello subdolo e defilato che complotta alle spalle, quello che odia, che invidia, che ha ricevuto un torto, quello che si è sentito ferito. Poi gli ostacoli, le condizioni sfavorevoli, gli avvenimenti che si svolgono secondo logiche misteriose, ed infine i Sè interiori che ribollono e “fanno male” come veri e propri nemici: gli aspetti rinnegati, imprigionati e dimenticati nelle profondità dell’inconscio, che riescono a sabotare il benessere, la salute, le relazioni.
L’archetipo del nemico nei sogni assume la forma di mostri, di assassini, diavoli, spiriti maligni, gangster, ladri, e psicopatici, oppure si incarna in simboli inquietanti come un cappio, un muro invalicabile, un precipizio senza fondo, un antro oscuro e malefico.
Confrontarsi in modo positivo con l’archetipo del nemico nei sogni vuol dire trovare alternative alla sua influenza, vuol dire superare illesi il suo potere distruttivo o, meglio ancora, conoscerlo, guardare in faccia il suo “male.” Solo questo permetterà di integrare l’archetipo dell’eroe ed affrontare la realtà. Ben lo sapevano i Senoi della Malesia, che consigliavano di non fuggire di fronte ai personaggi onirici ostili, ma di conoscerli e renderli alleati, per “vincere il nemico” della realtà.
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