Sogno quello che credo? Quanto del sogno può considerarsi nuovo ed originale, e quanto invece è frutto delle “credenze del sognatore”?
Il significato dello studio effettuato in una Università americana si può riassumere in questa domanda. Responsabile della ricerca è il Prof Carey Morewedge della Carnegie Mellon University, che con i suoi assistenti ha intervistato circa 1100 persone, giungendo alla conclusione che le aspettative dei singoli riguardo ai loro sogni sono molto simili. E sono condizionate da una prima fondamentale “credenza”: la convinzione che i sogni forniscano messaggi ed indicazioni e che racchiudano verità nascoste importanti per sè e per la propria vita.
Anche se la maggior parte delle persone non crede che i sogni possano predire il futuro, si aspetta di trovare nei propri sogni, anche nei più strani e bizzarri, una risposta ed una indicazione che sia di sostegno nella realtà che sta vivendo.
Lo studio, pubblicato nel Journal of Personality and Social Psychology dell’ American Psychological Association (febbraio 2009), è stato diviso in parti che prendono in considerazione diversi temi .
Ad esempio, si è voluto verificare quanto il sogno influenzi il risveglio ed i comportamenti diurni del sognatori. Il campione di persone in questo caso erano i pendolari di una stazione ferroviaria. Interrogati su ciò che poteva influire maggiormente nella loro decisione di abbandonare un ipotetico viaggio aereo, fra i seguenti possibili scenari:
- livello di allarme terroristico proveniente dai media,
- un sogno di incidente aereo,
- un reale incidente avvenuto nella stessa linea tempo prima
sceglievano il secondo punto, confermando che il grado di allarme e di angoscia provocato da un sogno è quello più elevato, l’unico che poteva indurli a cambiare i loro progetti.
Un altro stadio della ricerca riguarda il livello di importanza attribuita ai sogni. Invitati a ricordare i sogno in cui compare una persona conosciuta, ammettevano di attribuire significato positivo ai sogni in cui la persona risultava amata o gradita nella realtà, e negativo quando questa era considerata detestabile.
Un campione di persone religiose e credenti in Dio, ha affermato di credere nella presenza di un messaggio divino dei propri sogni, mentre gli agnostici sognando Dio eran portati a considerare significativo il sogno solo quando rifletteva ciò che si aspettavano o che desideravano (ad esempio ritenevano importante un sogno in cui veniva consigliato loro di prendersi una vacanza, e ignoravano il sogno in cui veniva richiesto un sacrificio).
In altre parole, la gente tende a considerare significativi i sogni che corrispondono alle proprie credenze ed ai propri desideri pre-esistenti.
Questo secondo gli autori della ricerca, che sono tuttavia sono concordi nell’affermare che ulteriori studi sono necessari per esplorare l’influenza delle credenze nei sogni, ed i possibili reali messaggi che non sono determinati da queste.
Il che equivale a dire che se sogno quello che credo, forse è altrettanto vero che posso credere a quello che sogno.
Marzia Mazzavillani © Opera protetta da licenza C.C.
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