“Anche la fuga che avviene nel sogno, in realtà un incubo, non è migliore della triste realtà”. Questo ci dice Simone Morano con un’altra poesia tratta da “Hai perso una goccia” il suo primo libro appena pubblicato da Fermenti Editore.
“Non qui” si intitola la poesia, che con i suoi versi volutamente disarmonici ci fa assaporare la dimensione grigia ed inquietante di una realtà che i sogni non riescono a “guarire”. In cui l’unico guizzo di colore: il rosso delle ciliege, viene accostato alla paura. Una visione lucida e tagliente del mondo, con l’immagine-ricordo della capriola fra le margherite, che emerge come simbolo di ciò che è ormai lontano e perduto.
Il mio è un diario genuino:
ogni giorno cambio,
un pezzo di meglio un pezzo di peggio.
Intorno a me sento solo piombo:
non c’è rapporto libero,
la speranza ha una voce roca.
In tutto questo sole sprecato:
devi avere il cuore cubico
per conservare il tuo poco nuovo.
In ansia per averti trovato:
prova a riassaporare il succo
di una capriola tra le margherite.
In ansia perché mi hai perduto:
tu sei un macellaio di sogni a ventaglio
suadente, piatto.
Risveglio di ciliegie e paura.
Simone Morano è nato a Seregno, in Brianza, nel 1987, è laureato in Linguaggi dei Media con una tesi sulle sit-com statunitensi. Dopo uno stage nella redazione di Sportmediaset.it, attualmente collabora con diverse testate web, e si occupa in particolare della Guida Ligabue,Guida Negrita, Guida Inter Supereva. “Hai perso una goccia” è il suo primo libro.
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