width=150 align=left>“Il Mio Amico Arnold” è stata fra le prime situation comedy
a trattare il delicato tema del razzismo in chiave umoristica.
Arnold Jackson
è un ragazzino di colore di dieci anni nato nel poco raccomandabile quartiere di
Harlem a New York. All’età di dieci anni perde la madre e viene adottato insieme
al suo fratello più grande Willis dal ricchissimo vedovo Philip Drummond.
La
madre di Arnold e Willis, che lavorava come governante a casa del signor
Drummond in Park Avenue (ricchissimo quartiere newyorkese), muore a causa di una
malattia ma il signor Drummond, che le è molto affezionato, le promette che si
sarebbe preso cura dei sui figli. Così, dopo la morte della madre, i due ragazzi
sono “costretti” a trasferirsi a Park Avenue e si trovano sbalzati di colpo in
un mondo completamente diverso da quello a cui erano abituati, adottati da una
ricca famiglia bianca e in un quartiere dove i neri vengono, nella migliore
delle ipotesi, guardati col fumo negli occhi.
Willis è quello che soffrirà di
più questo cambiamento e ci metterà un po’ ad avere fiducia in quei “bianchi”
che sembra vogliano aiutarlo andando contro tutto ciò che ha imparato nel suo
quartiere dove netta è la distinzione fra bianchi e neri, fra ricchi e
poveri.
In casa Drummond è presente anche la figlia di Philip, Kimberly, una
bella ragazza bionda dal viso angelico il cui aspetto stride con quello dei
nerissimi Arnold e Willis; inoltre ad occuparsi dei ragazzi c’è sempre una
governante che varierà a seconda della stagione (la signora Garret, Adelaide,
Pearl).
A parte il razzismo le tematiche trattate dal telefilm sono più o
meno le solite delle sit-com anni 70; quindi problematiche adolescienziali, i
primi amori, la scuola, la famiglia…
Nell’ultima stagione Todd Bridges
abbandonerà il set e il suo ruolo sarà sostituito da quello del piccolo Sam, il
figlio di Maggie che riuscirà finalmente a consolare il vedovo Philip Drummond e
a sposarlo.
CURIOSITA’
width=6 border=0> “Il Mio Amico Arnold” ha avuto un sccesso strepitoso,
in tutto il mondo, tanto da vincere numerosi premi:
Golden Globe 1981 per
Gary Coleman;
Golden Globe 1983 per Gary Coleman;
height=6 src="http://memobo.supereva.it/img/punto.gif" width=6 border=0>
Numerosissime le importanti, guest star apparse nella serie, ne ricordiamo
alcune: Moahmmed Alì, David Hasseloff, Nancy Reagan, Janet Jackson (nel ruolo di
Charlene DuPrey fidanzata di Willis per alcune stagioni)
width=6 border=0> La serie, purtroppo sembra non aver portato molta
fortuna ai protagonisti:
-Gary Coleman, già affetto da una disfunzione che
non gli consentirà di avere una crescita normale, dopo qualche altra esperienza
nel mondo dello spettacolo ha finito per fare il parcheggiatore e il suo
carattere irascibile gli ha procurto notevoli problemi con la
giustizia:
-Todd Bridges è stato più volte incrimanto per traffico di armi e
di stupefacenti:
-Dana Plato è morta per un overdose nel 1999 dopo una vita
dissoluta.
CAST
Arnold Jackson - Gary Coleman
Willis Jackson - Todd Bridges (1978 - 1985)
Philip Drummond - Conrad Bain
Kimberly Drummond - Dana Plato (1978-1984)
Edna Garrett - Charlotte Rae (1978-1979, 1984)
Pearl Gallagher - Mary Jo Catlett
(1982-1986)
Sam McKinney - Danny Cooksey
(1984-1986)
Margaret ‘Maggie’ McKinney -
Dixie Carter (1984-1985)
CREDITS |
Titolo Originale: “Diff’rent Strokes”, “45 Minutes from Harlem”(working title) Regia: Gerren Keith,Leslie H. Martinson, Herbert Kenwith, Doug Rogers Casa di Produzione:ABC Television Center Musiche: Al Burton, Gloria Loring Alan Thicke Prodotto da: John Maxwell Anderson, Martin Cohan, Herbert Kenwith Produttori Esecutivi: Howard Leeds, Budd Grossman, Blake Hunter Episodi: durata circa 30 minuti. 189 episodi per otto stagioni trasmesse dal 1978 al 1986 per la prima volta dalla ABC il 03/11/1978. In Italia la serie è stata trasmessa una prima volta col titolo “Harlem contro Manhattan” |
andrea gori
14 Jan 2009 - 10:53 - #1andrea Gori