L’esilio è durato solo un anno. Al Roland Garros, dal 2005 al 2008 il regno di Re Rafael Nadal è stato incontrastato. Il 2009 è stato l’anno di interregno di Roger Federer, visto che lo spagnolo si era dovuto arrendere nei quarti di finale al promettente e valoroso Robin Soderling. Oltre all’indubbio merito dello svedese, molto era dipeso dal famigerato infortunio occorso a Rafa e che l’aveva costretto a saltare la maggior parte dei tornei nella seconda metà del 2009. Il Mancino di Manacor dall’Olimpo del tennis mondiale si vedeva catapultato negli Inferi. Dal numero uno del ranking è precipitato al terzo posto, in una discesa che molti ritenevano inevitabile ed inarrestabile.
Ma Rafa da combattente impavido quale è, ha dimostrato a tutti di essere un vero campione. Si è sottoposto a tutte le cure prescritte, si è allenato duramente e con umiltà ha ripreso a giocare, anche se all’inizio la forma fisica non era al massimo. Ma poi, tanto lavoro e tanta abnegazione hanno dato i migliori risultati. All’inizio del 2010, complice anche una migliore programmazione dei tornei, Nadal è tornato a dire la sua, vincendo con una progressione impressionante il torneo di Montecarlo, gli Internazionali d’Italia, il torneo Atp di Madrid e, ciliegina sulla torta, il Roland Garros.
Ed è sulla terra rossa di Parigi che Rafa si toglie qualche soddisfazione, innanzitutto prendendosi una rivincita nel confronti di Soderling che l’anno scorso l’aveva mandato a casa ai quarti di finale. Ma è soprattutto con questa vittoria sulla terra rossa francese che torna ad essere il numero uno del ranking mondiale. La finale del Roland Garros 2010 si è chiusa con l’inequivocabile punteggio di 6-4 6-2 6-4, in due ore e diciotto minuti di gioco. Nadal non ha sbagliato nulla mentre Soderling dal canto suo, è entrato in campo con un’eccessiva pressione addosso. Non è riuscito a contrastare il gioco di Rafa, che non solo è stato un fantastico difensivista, ma ha sbalordito anche nel gioco di rete. Chissà, forse si sta già allenando per Wimbledon!