
Il Parco, che ha un’estensione di circa 7.000 ettari e raggiunge l’altezza massima di 300 metri s.l.m. (in località Poggio al Checco), nasconde tra i suoi albatri ed i suoi lecci, torri medievali, castelli del primo millennio, forni fusori e sentieri secolari che conducono ad antiche miniere. Il territorio è caratterizzato da testimonianze storiche che vanno dai resti degli insediamenti protostorici a quelli etruschi e romani, cui si sovrappongono edifici medievali come la Pievaccia, i ruderi del castello di Montioni Vecchio, le Terme di Montioni o le cave d’allume.
L’uso dell’allume per preservare dagli incendi i prodotti infiammabili è testimoniato da alcuni autori classici (Ammiano, Aulo Gellio). Successivamente è noto l’uso dell’allume, o meglio di fogli di carta impregnati con allume, con i quali impacchettare pani di polvere da sparo per assicurarsi contro fortuiti incendi. L’allume veniva usato per le sue qualità astringenti in medicina e in tintoria. Nel medioevo si usava per la concia del cuoio e nella tecnica tintoria della lana e della seta (il fissaggio delle sostanze coloranti sulle fibre non era possibile senza un preventivo passaggio nell’acqua alluminosa).
Il Parco ha due ingressi: uno presso la Frazione di Riotorto, l’altro a Follonica. Il parco si trova sul confine tra la provincia di Livorno e quella di Grosseto. Ci si arriva partendo dal centro urbano di Follonica seguendo la strada comunale del cimitero. Continuando dritto, attraversiamo la vecchia Aurelia immettendoci in una strada semiasfaltata: percorso circa 1 km ci troveremo al Centro Accoglienza Pratini di Valle.
Per informazioni
Follonica -Tel. 0566 / 54278
Riotorto - Tel. 0565 / 21099