Le modificazioni possono essere morfologiche o fisiologiche. Ogni animale a sangue caldo, ad esclusione degli uccelli migratori, vive in un’unica area climatica. Per quanto riguarda la distribuzione dei vertebrati in rapporto al clima valgono alcune regole.
Regola di Bergman: spostandosi verso nord le dimensioni aumentano per diminuire il rapporto superficie/volume e quindi economizzare il calore.
Regola di Allen: le parti sporgenti come gli arti, le orecchie, il becco e la coda sono più brevi nelle aree fredde che in quelle calde.
Regola di Gloger: il melanismo aumenta nelle parti più calde e umide di un areale come difesa dai raggi ultravioletti.
Per gli uccelli:
1)razze di clima freddi depongono più uova.
2)le ali degli uccelli di climi freddi o di elevate altitudini sono ridotte.
Nei rettili l’adattamento a climi molto freddi può essere ricondotto a 3 punti principali:
1) temperatura diurna sufficientemente alta per l’attività (la temperatura minima a cui i rettili sono attivi è 15°C).
2) periodo caldo dell’anno abbastanza lungo e con temperature tali da permettere la riproduzione e l’accumulo di riserve nutritive per passare in ibernazione il lungo periodo freddo.
3) ambiente adatto per l’ibernazione.
I rettili che si spingono più a nord sono *vivipari in quanto negli *ovipari le uova non fanno in tempo a schiudersi. (*vedi glossario).